Compostaggio di comunità a Villa Rocca




Sono 691 le compostiere consegnate ai chiavaresi dal 2011 ad oggi.
Il "boom" si è riscontrato nel triennio 2013-2015. In quegli anni sono stati distribuiti ben 523 contenitori per la produzione domestica di compost derivato dagli scarti organici e dagli sfalci di verde: da allora, solo poche decine di assegnazioni da parte dell'amministrazione comunale.

Abbiamo provveduto a mappare l'ubicazione delle compostiere. Dal nostro studio emerge la seguente distribuzione per macro-aree territoriali (dati in percentuale):
9% - Sant'Andrea di Rovereto - Aurelia
16% - Maxena - Frazioni Sanguineto e Campodonico
15% - Sanpierdicanne - S.Rufino - San Terenziano
8% - Bacezza - Via Colonnello Franceschi - Via Cioni
6%- Corso Buenos Aires - zona Preli
4% - Centro (da Corso Montevideo a Viale Kasman, esclusa circonvallazione)
5% - Corso Lima - Viale Antonio ed Elina Devoto
12% - Ri Alto - Ri Case Sparse
25% - Via Piacenza (a partire dal ponte della Maddalena) - Via Parma - Caperana



Effettuando il calcolo sulle circa 14mila utenze domestiche chiavaresi (residenti, escluse le unità abitative delle seconde case) rapportate al numero complessivo di compostiere, risulta una percentuale che supera appena il 5%. Chiavari produce complessivamente 3000 tonnellate di "umido" e 450 tonnellate di "verde" all'anno, che corrispondono a rispettivamente a 80 kg (umido) e 12 kg (verde) per abitante. Dall'analisi dei dati possiamo stimare lo smaltimento domestico di circa 127 tonnellate, con un risparmio di quasi 20 mila euro annue per le casse comunali.
Al vantaggio economico vanno aggiunti quelli relativi alla minor movimentazione dovuti alla raccolta e al conferimento di tonnellate di scarti organici oltre alla produzione di ottimo terriccio.

Riteniamo, pertanto, che la buona pratica del compostaggio vada incrementata e incentivata con decisione! In questo senso proponiamo all'amministrazione comunale le seguenti azioni:

1. L'avvio di una forte campagna di sensibilizzazione alla pratica del compostaggio domestico;
2. L'aumento al 30% dell'abbattimento della parte variabile della tariffa (ora al 10%);
3. L'avvio di una sperimentazione del compostaggio di prossimità, ovvero condominiale e di quartiere per l'utenza priva dei requisiti necessari,  ovvero la disponibilità di un orto o giardino di almeno 30 mq;
4. Revisione del regolamento comunale sul compostaggio, sull'esempio del Comune di Genova, consentendo anche a chi ha la disponibilità di terrazzi piantumati non inferiori a 15 mq. di praticare il compostaggio.



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