Non chiamiamola più diga P.




Dopo anni se non lustri di apparente stasi, la recente notizia circa un imminente esproprio dei terreni sulla piana dell’Entella ha riacceso il dibattito pubblico su un’opera ritenuta non solo inutile e costosa, bensì dannosa e pericolosa. Non di mitigazione del rischio idraulico trattasi, bensì di una prima testa di ponte per una grandiosa colata di cemento secondo la tristemente nota formula: cemento chiama cemento, ovvero speculazione edilizia. Altre sono le strategie per gestire un corso d’acqua ...

Nota ai più con la denominazione diga Perfigli, dal nostro dibattito interno è emersa la considerazione di dover cambiare nome. Paolo Perfigli, già assessore regionale e provinciale nei tempi che furono, nella realtà dei fatti poco ebbe a che vedere con la questione. Se proprio vi è la necessità di abbinare un cognome, ebbene, un rapido upgrade ai giorni nostri consente di individuare una rosa di candidati idonei a prenderne il posto a pieno titolo ...

Ma anche il termine “diga" non ci convince fino in fondo ... si tratta piuttosto del primo lotto di costruzione che prevede l’edificazione di un vero e proprio muraglione carrabile ... noi aggiungiamo, orrendo e calamitoso, inviso e sciagurato ... una Cassandra avrebbero detto in altri tempi.


 

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