Cartoline dal porto di Lavagna


Riceviamo da un gruppo di abitanti della zona del porto di Lavagna una ricca documentazione fotografica che testimonia lo stato grave di incuria nel quale versa una delle aree deputate alla raccolta dei rifiuti. La zona posta sotto la lente di ingrandimento si trova nelle vicinanze della cosiddetta "torre faro".

Le immagini parlano in maniera chiara: i contenitori - diversi sono in cattivo stato di funzionamento - per il conferimento di carta e cartone, plastica, residuo secco non sono evidentemente sufficienti a contenere i diversi materiali che vengono accatastati alla bell'e meglio trasformando l'area in discarica temporanea. Gli abitanti ci raccontano che la situazione indecorosa - pensando al fatto che l'area è all'interno di un porto turistico (!) - perdura da svariati anni e che a nulla sono servite le innumerevoli segnalazioni inoltrate agli uffici competenti. Eppure la zona è sottoposta a videosorveglianza, ma pare - così ci viene detto - che le telecamere non siano funzionanti.

A conferma della nota "teoria dei vetri rotti" - ovvero la constatazione sociologica che il degrado "chiama" altro degrado - si lamenta il fatto che nell'area vengono depositati diversi rifiuti non idonei e pericolosi quali olii esausti, materiale di cantiere, tubi, collettori, ecc. Ad aggravare ulteriormente la situazione ci pensa il vento di tramontana che letteralmente "spinge" carta, plastica, ma anche l'olio - che viene abbandonato in contenitori improvvisati e/o privi di tappi - nel mare che dista a pochi passi dal punto di raccolta dei rifiuti. Non è raro, poi, che nell'area vengano abbandonati elettrodomestici e arredo vario ...

Basterebbe veramente poco - suggeriscono le persone che hanno contattato il nostro circolo - a mettere in sicurezza la zona e suggeriscono a tal proposito alcuni rimedi semplici: un numero congruo di contenitori periodicamente sottoposti a manutenzione, una recinzione per evitare lo sversamento in mare, l'attivazione di controlli e monitoraggi, una maggiore sensibilizzazione ed informazione della popolazione e, quando la carota non basta, il bastone, ovvero le multe (secondo l'approccio anglosassone del "carrot and stick").   

Nei prossimi giorni i volontari del nostro circolo effettueranno un sopralluogo.




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