Ambientalisti da salotto con fare sedizioso

Qualcuno le organizzazioni e gli enti del terzo settore che propongono una petizione rivolta alla cittadinanza per la tutela di un bene comune li immagina un pò così, come l'assalto ai forni di Milano raccontato dal Manzoni nei Promessi Sposi. 

Fuori di metafora:

"Rivolgiamo il nostro biasimo anche agli ambientalisti da salotto che con fare sedizioso hanno promosso raccolte firme dannose e utili solo a creare confusione e frammentazione in un fronte che dovrebbe essere assolutamente compatto se si vuole raggiungere il vero risultato: non fare costruire la Diga Perfigli".


Il comunicato stampa

Un atto politico "dovuto" viste le dichiarazioni di contrarietà espresse dai diversi esponenti del governo della città nel corso dei mesi e che va a compattare il fronte degli amministratori locali contrari all'opera di mitigazione del rischio idrogeologico ideato diversi lustri fa. 

Durante il consiglio comunale del 29 luglio 2021 anche Chiavari ha finalmente aderito in maniera unanime al percorso di recesso corale espresso da tutti i comuni interessati ai famigerati accordi di programma siglati nel lontano 2013: alias diga Perfigli. Il documento è stato migliorato apportando alcune importanti modifiche suggerite dalla minoranza consiliare.

Il successo della petizione indirizzata al Sindaco di Chiavari e promossa da LegambienteItalia NostraLipuIl BandoloAssociazione famiglie del TigullioPromotori Comitato contro la Cementificazione dell’area ex Italgas di ChiavariMedici per l’AmbienteCittadinanza Attiva, Associazione Consumatori Arcobaleno e Piazza Levante evidentemente non è passato inosservato e ha favorito "maieuticamente" l'emanazione della delibera di recesso che seppur annunciata tardava ad arrivare.

Esprimiamo stupore per le parole inqualificabili e gravemente offensive pronunciate in aula dal consigliere di maggioranza Giorgio Canepa e per le quali dovrebbe chiedere scusa alle cittadine e ai cittadini che in mille e cinquecento hanno manifestato liberamente e democraticamente la propria preoccupazione per l'ennesimo scempio ambientale promosso sul nostro territorio.

Gli Enti promotori

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