Giardini di plastica


Recentemente l'amministrazione chiavarese ha inaugurato una nuova area giochi a disposizione delle bambine e dei bambini frequentanti la scuola "Mazzini est". Il comunicato stampa del Comune di Chiavari parla di un "nuovo, moderno e sicuro" spazio esterno per le attività ricreative. In effetti, è stato svolto un importante lavoro di riqualificazione che ha previsto la rimozione di radici di alberi, la realizzazione di nuovi canali di scarico per le acque meteoriche e l'installazione di una ringhiera di protezione.

Per la pavimentazione dell'area è stata utilizzata erba sintetica, viene dichiarato dall'ufficio stampa del comune. A guardare bene le immagini, il manto erboso sembrerebbe provenire da un campo sportivo dismesso, il che ci rimanderebbe alla spinosa problematica del difficile e costoso smaltimento dei tappeti sintetici sportivi. Nulla contro la buona pratica del riutilizzo di materiale in disuso, beninteso, ma qui il focus critico verte su altre istanze non meno centrali. 

Osservando il contesto europeo relativo ai giardini e ai cortili scolastici, osserviamo un'attenzione puntuale che viene rivolta ai criteri qualitativi che guidano la loro realizzazione, considerando che si tratta di spazi all'aria aperta significativi e centrali per la crescita e il benessere dei giovani e giovanissimi, in particolare, in un'epoca caratterizzata dalle crisi pandemica e climatica. In Germania, ad esempio, appositi centri di consulenza offrono preziose indicazioni per la realizzazione di contesti ecologicamente salubri, funzionali, pratici  e "a misura di bambine e bambini": la valenza pedagogica ed educativa svolta dalle aree all'aperto realizzate seguendo le linee guida green diventa cruciale sia per le attività ricreative e di socializzazione sia quale contesto di crescita dalla forte connotazione naturalistica. In questo senso, un elemento determinante è dato dai materiali adoperati e tra questi non figura certamente l'erba sintetica ... 

Una scelta, quella del tappeto in materiale plastico, volta ad un supposto risparmio e ad una presunta "praticità", pare di intuire, né innovativo e, tantomeno, moderno e di una sicurezza tutta sui generis. Riteniamo che la qualità della vita e il benessere dei più giovani concittadini meriti maggiori attenzioni e risorse.


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