Un parco per l'Entella


Accogliamo con grande favore l'annuncio dell'istituzione del Parco Fluviale dell'Entella da parte dei cinque comuni che si affacciano sul corso d'acqua. Finalmente si interviene da parte istituzionale in maniera corale al fine di tutelare, valorizzare e promuovere le risorse ambientali - diciamolo, ormai residuali - che connotano la porzione del territorio d'interesse.

Lo sfregio grave subìto dalla piana dell'Entella nelle ultime settimane con l'accanimento dell'ennesimo "blitz" ha scosso l'opinione pubblica che ha potuto osservare con sgomento lo scempio compiuto sui terreni coltivati e sul "seggiùn".

Il progetto così come è stato raccontato dai mezzi di comunicazioni e dalle dichiarazioni rilasciate dagli amministratori ricorda molto da vicino lo strumento di governance dei corsi d'acqua per eccellenza, ovvero il Contratto di Fiume ove si possono incontrare ed intrecciare visioni ed interessi di diversa natura trovando risoluzioni concordate e partecipate.

Ci auguriamo che l'iter per l'istituzione del parco fluviale multifunzionale veda il coinvolgimento dei diversi portatori d'interesse che gravano sul bacino e della società civile organizzata, insieme vera forza motrice della progettualità annunciata. Ricordiamo, a tal proposito, che in qualche cassetto comunale giace da troppi anni ormai l'incartamento che propone l'istituzione del "Contratto di Fiume per l'Entella e le sue Vallate" firmato dalle associazioni ambientaliste nazionali e locali ... correva l'anno 2012.

Senza il decisivo e sostanziale apporto da parte dell'associazionismo e del terzo settore, - la piana dell'Entella e la tormentata vicenda del Parco nazionale di Portofino docent! - temiamo che il progetto del parco fluviale rischi di rimanere una lodevole ma mera dichiarazione d'intenti.

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