Dieci impegni per il futuro



In occasione della Giornata Mondiale della Terra, avviene il lancio del decalogo di Legambiente: 10 azioni per aiutare il pianeta e contrastare la crisi climatica!

5 per il governo, 5 per i cittadini.

COSA PUO' FARE IL GOVERNO:

Più rinnovabili: occorre arrivare ad autorizzare entro un anno 90 GW di nuovi impianti a fonti rinnovabili da realizzare entro il 2026 come proposto da Legambiente, Greenpeace Italia e Wwf Italia.

Più mobilità sostenibile: servono più colonnine di ricarica e più treni e autobus elettrici nelle città inquinate, più risorse ai comuni per i Piani Mobilità sostenibile e gli spostamenti ciclopedonali, ridisegnare lo spazio pubblico e le zone 30 come principale misura di sicurezza stradale. Stop invece ai bonus per l’acquisto di qualsiasi veicolo a motore a combustione.

Politiche climatiche più ambiziose: l’esecutivo deve mettere in campo politiche più decise in linea con l’obiettivo frenare l’aumento della temperatura del pianeta e deve prendere misure non più rimandabili come lo stop ai sussidi ambientalmente dannosi.

Più economia circolare: il Governo definisca una strategia e un piano nazionale che abbia al centro mille nuovi impianti di riuso e riciclo, più controlli ambientali e dibattito pubblico nei territori, più semplificazioni e decreti ‘End of waste’, lo sviluppo del mercato dei prodotti riciclati.

Più coinvolgimento dei territori: è fondamentale un maggiore coinvolgimento delle comunità locali attraverso il dibattito pubblico.


COSA POSSONO FARE I CITTADINI:

Cittadini ‘promuser’: per Legambiente, i produttori-consumatori della propria energia rinnovabile diventano protagonisti di un nuovo modello energetico sempre più distribuito, incentrato sulle fonti rinnovabili, in grado di contrastare in maniera determinante i cambiamenti climatici ma che permette anche alle famiglie di risparmiare sulla bolletta.

Fare una corretta raccolta differenziata: è fondamentale fare una corretta separazione domestica dei rifiuti finalizzata alla raccolta differenziata e seguire la regola delle tre R: riduci, riusa, ricicla.

Stile di vita più sostenibile: sono molti i settori in cui ognuno di noi può incidere con le proprie scelte, ad esempio con la mobilità sostenibile, oppure optando per l’utilizzo delle rinnovabili, a partire dal proprio fornitore di energia.

Orti urbani: dal verde urbano incolto alle aree degradate fino ai rooftop garden, tutto può essere coltivato e trasformato in terreno per piante officinali e fiori, ortaggi e frutta da destinare al consumo familiare. Gli orti urbani, in crescita costante, forniscono una soluzione efficace per favorire relazioni tra il centro e la zona agricola periurbana, assorbono i gas a effetto serra e sono anche spazi ideali per la salvaguardia della biodiversità e della vita di numerose specie, tra cui le api, spiega Legambiente.

Spesa intelligente e sostenibile: fa bene all’ambiente, al pianeta e al portafoglio e permette di evitare anche lo spreco di cibo.

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