Consulta Comunale per l'Ambiente. Ça va sans dire?




Leggiamo con sommo stupore l'intervento del presidente dell'associazione culturale d'impegno socio-politico Partecipattiva in relazione al nostro comunicato stampa dedicato al fenomeno del consumo di suolo pubblicato qualche giorno fa. Un intervento a mezzo stampa, il suo, del tutto scomposto e che mira, nelle premesse e nelle conclusioni, a denigrare gravemente la nostra associazione di promozione sociale.

L'articolo "incriminato" riprende i dati generali emersi dal Rapporto Nazionale "Consumo di Suolo, dinamiche territoriali e Servizi Ecosistemici. Edizione 2022" redatto dall'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra) sviluppando un ragionamento che partendo dallo scenario italiano approda alla situazione locale: il classico movimento descrittivo che dal generale va verso il particolare. Nel nostro testo non vi è alcun riferimento né alla perdita di suolo verificatasi a Chiavari né all'amministrazione chiavarese attuale o pregressa. Il rimando diretto è, invece, alla drammatica situazione della piana dell'Entella dove incombe la nota e scellerata realizzazione dell'arginatura sulla sponda lavagnese.

L'articolo si conclude con il tradizionale elenco dei comuni locali - il titolo originale del comunicato stampa facilmente reperibile sul nostro blog recita infatti "Consumo di suolo nel Tigullio" - mettendo in evidenza, sempre facendo riferimento a fonti Ispra, lo "storico" in termini di perdita di terreno "al 2021" che  rappresenta un dato - ci auspichiamo - da non trascurare. E da lì, evidentemente, che il titolista di Levante News ha del tutto legittimamente preso spunto per redigere l'intitolazione dell'articolo che recita "Chiavari e 'Santa': primi nel Tigullio per consumo di suolo".

Dove sarebbero, allora, le "neppure troppo velate accuse" mosse all'amministrazione chiavarese in carica? Dove è la nostra affermazione, diretta o indiretta, che "il consumo di suolo nel Comune di Chiavari sia assolutamente fuori controllo"? In che parte del testo, poi, si cela la subdola e astuta tecnica del "cherry picking"?  Dove la visione integralista e dogmatica? Evidentemente il presidente di Partecipattiva confonde il nostro comunicato stampa con la dialettica, a volte aspra e diretta, che si sviluppa nelle chat e nei social che frequenta e che, comunque, non abbiamo alimentato noi. 

Chiediamo, pertanto, un rispetto istituzionale per la nostra associazione, per le volontarie e i volontari che dedicano gran parte del loro tempo libero in azioni concrete di tutela e valorizzazione ambientale, così come nella cura dei terreni agricoli e delle aree verdi abbandonate; una di queste si trova proprio sul territorio di competenza del comune di Chiavari ...

In tempi di crisi climatica non si può proporre o pretendere un ambientalismo minimalista, accomodante o acritico che sicuramente farebbe comodo ad alcune visioni della gestione del bene pubblico e, in questo senso, facciamo nostro il pensiero di Papa Francesco che con la Lettera Enciclica Laudato Si' postula convintamente una "conversione ecologica", non meramente una transizione ecologica. E proprio ancora, in questo senso, non sarebbe utile e necessario istituire una Consulta Comunale per l'Ambiente a Chiavari alla quale cittadini e associazioni possano partecipare attivamente concorrendo alla cura, alla salvaguardia, alla valorizzazione e alla promozione dell'ambiente?



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