Lavagna e consumo di suolo

Proprio in questi giorni abbiamo analizzato i dati freschi di stampa del Rapporto 2022 sul Consumo di Suolo pubblicato dall'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale che rileva una sconfortante accelerazione del fenomeno avvenuta a livello nazionale tra il 2020 e il 2021. Il comprensorio del Tigullio registra una perdita complessiva nell'ultimo anno di circa 1,6 ettari, ovvero 16.000 metri quadrati corrispondenti ad un consumo quotidiano di 44 metri quadrati. 

Apprendiamo dai mezzi di informazione che a Lavagna in zona Cavi Arenelle è prevista la realizzazione dell'ennesimo supermercato in un'area verde, una delle ultime rimaste. Si tratta secondo le nostre stime di  un terreno che si estende per oltre 4500 metri quadrati, ovvero l'equivalente di non meno di dieci campi da basket regolamentari. Non si tratterà insomma, immaginiamo, di un piccolo spaccio di quartiere con alimenti, magari, di produzione locale a km zero ... Non manca, poi, il discorso relativamente alla "razionalizzazione dei parcheggi" che tradotto in parole povere significa favorire la mobilità su quattro ruote con annesse cementificazioni e impermeabilizzazione dei terreni.

In tempi di crisi climatica e di progettualità orientate alla rigenerazione urbana nelle quali predominano le istanze di tutela, di salvaguardia e di valorizzazione delle aree verdi, l'operazione in atto si qualifica come un grave scivolone, un arretramento verso politiche urbanistiche del secolo scorso. Ci rendiamo ben conto che gli oneri di urbanizzazione derivanti da tali operazioni rappresentino una boccata d'aria per le casse esangui degli enti locali maggiormente in difficoltà. Ma ciò non giustifica la svendita del patrimonio naturale, sempre più raro e prezioso nei contesti urbani. Non ne vale la pena. 



 

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