Nel maggio del 2021 ci siamo offerti di ripulire l'area verde che si trova in cima alla salita di Via Pianello, una porzione di terreno di proprietà del Comune di Chiavari abbandonata da oltre vent'anni, così come l'uliveto adiacente di proprietà di due agenzie immobiliari: una delle due ci ha concesso un contratto di comodato d'uso. In questi due anni l'area ha "cambiato volto": al posto delle razze, ora sorge un prato che provvediamo a sfalciare periodicamente, mentre stiamo ripristinando gradualmente l'uliveto.
Lavori recenti avviati per l'installazione di una linea fibra hanno riportato alla luce ciò che il terreno teneva nascosto da molti lustri: per una lunghezza di 150 metri e due di larghezza circa sono emersi calcinacci e detriti misti a "rumenta" varia, soprattutto oggetti di diversa natura di materiale plastico. Si tratta del risultato della "scorciatoia" utilizzata all'epoca per disfarsi a basso costo dello "zetto"... a danno dei posteri.
La striscia obbrobriosa di "zetto" in quel di Salita di Via Pianello rappresenta il sintomo di una concezione di sviluppo e di progresso fallace, miope e malata, dal fiato corto, capace di salvaguardare gli interessi di qualcuno a danno dell'intera collettività.
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